I mariti
Che brutti segni, mio Dio!... Ricordagli che il Duca, in questo giorno di Capodanno, vuole che tutta la famiglia si trovi riunita in casa.
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Permetta, signora Gioiosi, sono tornata in casa da poco e mi sento stanca.
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- (in iscena)
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- Fa in modo di svignartela.
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- Sarebbe a dire che, quando una moglie comincia a trovare un neo in suo marito, è un gran brutto segno! In trent' anni di matrimonio, io non ho mai
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(Siede presso la tavola, in mezzo al salotto)
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(Va a sinistra della tavola, in mezzo al salotto).
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- In quello...
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- Me lo dite in certo modo...
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- Faremo i conti su, in casa. Avanti!
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- E avete l'ardire di dirmelo in faccia?
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- In faccia! alle spalle! da mano dritta! da mano manca!
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- La farò finire io! Ve lo dico io! Finirà in parola d'onore!
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FELICE in iscena; FABIO ed EMMA entrano da sinistra.
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- E che so io! In granaio, in cantina, all'inferno se occorre!
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- (mestissima, con una camelia in mano, a Rita)
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- Ti chiude in camera?!
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(Scoppia in pianto dirotto)
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GIULIA e la Baronessa RITA, che, col cappello in testa, pronta ad uscire, scrive in fretta un biglietto.
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In casa della Baronessa Rita d'Isola. - Salotto di ricevimento con un uscio in fondo, due ai lati. Caminetto con specchio a sinistra; balcone a
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- In questo c'è per qualche cosa tuo marito!
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- Ma, in nome di Dio!
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- Vostro fratello Alfredo non è in procinto d'andare a Castelletto?
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- (in fretta)
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- traversa la scena con una lettera in mano.
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Teodoro qui? Eccomi in gabbia... come faccio adesso per uscire...
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- E con chi? In che modo?
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- (con in mano una lettera e accesa d'ira nel volto).
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- Verrà tra poco in carrozza.
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- Una donna... come me; che tu trovi ancora bella e seducente; una donna, in uno di quei momenti, in cui le sofferenze soverchiano ogni misura e
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- Eccellenza, le stanze sono in ordine.
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- In tutto e per tutto.
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IL DUCA e la DUCHESSA, seduti, e FELICE in piedi, in fondo.
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In casa del Duca. II salotto del primo atto.
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- Assolutamente non posso stare nè seduto, nè in piedi!
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Ma dunque sono invecchiato io solo in questa casa? io solo?...
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- In collera!...
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(Dà in pianto)
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Non sei in collera, non è vero?
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(Si alza in piedi)
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In iscena, FELICE in falda; un SERVO entra dalla comune con vassoio colmo di biglietti da visita; poi Teodoro viene dall'uscio a sinistra, dal fondo.
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Io mi credo in diritto di farle, se voi vi credete in diritto di non rispondere! lo so che voi siete tornato in questa casa, quando, per convenienza
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I mariti
- (passa in mezzo).
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- Ma ti par bello in questo momento?
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- Con tuo marito in quello stato? Che dirà il mondo?
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- Ah, ho il cuore in un pugno! Vedi Sofia, vedi Giulia!...
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I mariti
- Scendevo proprio in questo momento
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I mariti
- E ci siederemo in mezzo alle stufe?
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I mariti
- T'è venuto in uggia anche il ballare?
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I mariti
ACHILLE TORELLI I Mariti commedia in cinque atti - (Teatro Niccolini).
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Accademia della crusca
